Ed eccoci ad una mia presentazione, una sorta di "Timeline", per cercare di raccontarvi qualche curiosità riguardo il mio percorso musicale maturato durante questi miei anni passati in compagnia di una chitarra e un microfono.
 
Sono nato a Bollate, una località in provincia di Milano che oggi conta oltre 30.000 abitanti, un giovedì come tanti altri, si stava avvicinando un tranquillo fine settimana quando decisi di accendere la vita ai miei genitori nascendo il giorno 8 giugno del 1967.
 
Della mia infanzia ricordo momenti bellissimi, sereni, giochi di cortile con un pallone, tanti bambini, qualche bicicletta e soprattutto tante giornate colorate dalla musica che usciva dalle radio sempre accese nelle cucine di mia mamma e di mia nonna, ma la vera magia veniva creata da un giradischi presente in casa di mia nonna materna, un apparecchiatura che quando riuscivo ad accendere animava le mie giornate con piccoli vinili da 45 o 33 giri e dove potevo costantemente riascoltare brani di Adriano Celentano, Gianni Morandi e tantissimi altri artisti dell'epoca.
 
Per la mia curiosità, con il passare del tempo, si faceva sempre più forte la necessità di capire come si potevano risuonare quelle emozionanti melodie, aiutandosi con una tastiera o un altro strumento che vedevo continuamente sulle copertine di quei meravigliosi vinili.
Fu durante uno dei tanti 25 dicembre che, dietro una mia richiesta fatta al magico Babbo Natale, ricevetti tra i tanti regali desiderati la mia prima tastiera giocattolo della Bontempi.
 
Quante giornate passate su quella piccola tastiera, e di tastiere ce ne furono altre e sempre più belle e sofisticate, dove però la cosa che ricordo di più e con grande affetto è stata la presenza di mio nonno paterno Pino, che quotidianamente veniva da me e molto abilmente riusciva ad affascinarmi suonando canzoni del tempo, trasmettendomi quella capacità istintiva di ricercare tra quei tasti i suoni giusti e le giuste sequenze per ricostruire magicamente qualsiasi cosa sentissi musicalmente nell'aria. 
 
Crescendo aumentarono le curiosità e così i miei genitori nel lontano 1978 decisero di investire i loro risparmi facendomi studiare solfeggio e pianoforte presso il Centro Studi Musicali di Bollate e in seguito chitarra classica.
 
Ricordo ancora quel giorno del 1981 quando, dopo aver iniziato gli studi della chitarra classica sotto la guida del Maestro Luigi Muraro, confessai a quella persona dolce e paziente che il mio sogno era emozionare le persone suonando una chitarra acustica e il mio desiderio più forte fosse imparare a suonare musica Country, folk e Rock.
 
All'epoca internet era inesistente e tutto ciò che si poteva imparare poteva essere acquisito  solamente da metodi con musicassetta allegata e contenenti partiture o tabulati specifici per chitarra. Sacrificando quindi i miei risparmi settimanali e piccoli doni ricevuti da parenti vari, iniziaro le mie visite periodiche alle messaggerie musicali, negozi musicali storici e anche piccoli mercatini milanesi, alla costante ricerca di metodi, libri o anche registrazioni di vario tipo nel tentativo di imparare trucchi e segreti per suonare decentemente la chitarra acustica.
 
Dopo tante giornate passate in piazza con altri appassionati di musica, canti a squarciagola che tentavano di copiare al meglio canzoni e sonorità dei mitici beatles, dopo prove, riprove, timori, incertezze, paure, tremori di gambe ma tanta voglia di protagonismo personale, all’età di 14 anni iniziai ed esibirmi in Lombardia formando il trio “Hill Billy Boys” e partecipando a varie manifestazioni locali dove non mancarono gioie e dolori, belle parole ma anche parole crude e difficili da ingoiare a volte a denti stretti.
 
Dopo mesi passati coltivando la mia passione musicale e disintegrando durante il fine settimana le mie dita sulle dure corde della chitarra, non tardarono ad arrivare le prime soddisfazioni, sino al 1983, data che ricorderò per tutta la vita dove, come "One Man Band" iniziai ad animare le serate dei più importanti locali della “Brera Notturna” e dei navigli milanesi. Da quel momento le emozioni arrivarono costantemente e sempre più forti. 
 
Nel 1985 toccai per la prima volta il mondo teatrale, collaborando con i cabarettisti Franco Francesco, Il Gomitolo e Walter Valdi e dopo vere e proprie maratone musicali, viaggi ovunque in lombardia e aprendo musicalmente serate a storici cabarettisti di quel momento, arrivò la necessità di migliorare la ritmica, perfezionare la pronuncia dell'inglese, di avere un auto propria e dedicare sempre più tempo a quell'energia musicale che faceva volare il tempo e portava emozioni bellissime e difficili da dimenticare.
 
Il grande salto e la gioia di eseguire gli stessi brani ma con colori e sfumature diverse ad ogni esecuzione arrivò nel 2003 dove, collaborando con Carlo Tognoni, Max Gini e Cisco Portone nascerà la "Jeff Martin Band", un quartetto che porterò sempre nel cuore, un oceano di esperienze che prendeva vita con energie sempre più forti e diverse, esprimendosi in pub, teatri, concerti e raduni musicali sia in Italia che in territorio svizzero.
 
Prosegue l'itinerario musicale e nel 2005 con una big band di 15 elementi, provo personalmente il sacrificio ma anche massacro personale di chiudermi in una sala prove, cosa sempre evitata per mancanza di energie da parte di ascoltatori, ma che dopo mesi di prove mi portava ad animare eventi e manifestazioni lombarde, tra le quali la “Sagra dei Crotti di Chiavenna”. 
Il progetto, creato dal batterista Pietro Stefanoni, era denominato “LaBo Band” e il mio ruolo fu quello di voce solista e chitarra ritmica presentando brani storici di Paul Simon tratti da “Graceland” e dai suoi due più importanti concerti: “The Concert in Central Park” e “Concert in the Park”.
 
Tra i momenti di punta da segnalare, riguardante l'attività concertistica, si segnala il 2010 con 90 concerti tra Italia e Svizzera e il 2011 con 95 concerti.
   
Tra le miei idee più importanti e significative portate in locali e teatri, ricordo di aver creato quasi per caso lo spettacolo “Itinerando…”, un vero e proprio viaggio nella musica rock dal 1954 in poi, un evento musicale-culturale che vuole ripercorre le tappe piu’ importanti e significative della storia del Rock con i suoi protagonisti e raccontando tra un brano e l'altro alcuni loro aneddoti storici.
 
Ma non voglio annoiarvi e semplicemente vi riporto alcune tra le più importanti collaborazioni che ricordo sempre con grande affetto, serate con Daniele Piombi, Pamela Prati e Jo Squillo nella trasmissione televisiva di Antenna 3 “Effetto Concerto”, un attività concertistica solista come supporter in concerti di Fausto Leali, varie trasmissioni radiofoniche su Radio Meneghina e Rai 1 con i cabarettisti Franco Francesco e Carlo Bianchessi.
 
Ho capito che con la musica non si è mai fermi, è una continua e costante evoluzione, nascono amicizie forti, si conoscono anime di qualsiasi genere e tipo e intanto il tempo vola, i giorni, le settimane, i mesi passano come un semplice respiro della vita.
Non smetterò mai, giorno per giorno, di ringraziare chi mi ha accompagnato in questa mia avventura, mamma e papà, tutta la mia famiglia, gli amici e conoscenze che mi hanno costantemente incoraggiato, a volte giustamente criticato per le mie imperfezioni, per i miei difetti personali di un tempo dove testi e accordi a volte erano veramente improvvisati, troppo istintivi e giocosi per poter diventare arte vera e propria.
Con questa pagina spero di avervi tolto qualche curiosità su ciò che il tempo mi ha donato tramite il mondo del pentagramma, ma se qualcuno avesse particolari necessità, vi chiedo di utilizzare il modulo contatti presente nel sito, dandomi così la possibilità di rispondervi al più presto per varie ed eventuali.